arredo che passione!

L'Italia ha un'importante tradizione nel disegno e costruzione del mobile. Il valore dei nostri artigiani è un punto di forza da cui ripartire in periodi di crisi, sebbene l'automazione e i cambiamenti culturali e di gusto abbiano inferto durissimi colpi alla sopravvivenza della categoria. Si è arrivati poi anche con molta disinvoltura a spacciare per artigianale ciò che non è.

Il disegno d'arredo mi ha sempre appassionato e soprattutto la sua costruzione. Da studente ho frequentato il corso di arredamento del prof. dell'Acqua Bellavitis al Politecnico di Milano e il dipartimento d'arredo dell'Arkitektskolen di AArhus. Da giovane professionista ho frequentato diverse falegnamerie ed officine meccaniche tra cui voglio ricordare Pierluigi Ghianda e Mauro Ravagnati di Bovisio Masciago.

Più recentemente sto collaborando con l'amico Stefano Carminati (Villa d'Almé) alla realizzazione di alcuni interni a Lugano, realizzando soluzioni originali e di qualità, nel solco della produzione artigianale di complementi in massello.

Grazie a questa collaborazione stiamo sviluppando una serie di pezzi originali per una produzione innovativa che unisca qualità e creatività.

L'acquisto di un arredo artigianale richiede anche un po' di competenza oltre che di “tasca”. Vorrei con l'occasione fare almeno due riflessioni:

I prezzi degli arredi industriali di fascia alta non sempre sono giustificati dalla qualità del prodotto. Ci sono certamente prodotti industriali il cui costo è giustificato (per la ricerca, il design, la materia prima, la lavorazione, ecc.) ma non dobbiamo mai cedere a valutazioni superficiali.

Un arredo di qualità si può tramandare come si tramandano le cose belle e care, mentre è improbabile che si tramandi il mobile dell'IKEA .
Gli arredi "usa e getta" non sono un male assoluto, anzi rappresentano la soluzione giusta per tante situazioni e spesso forniscono soluzioni funzionali non prive di senso estetico. Ma un paese come il nostro deve essere capace di conservare la propria cultura artigianale che ha radici profonde, in cui si stratificano conoscenze che necessitano di essere tramandate alle nuove generazioni di apprendisti.

Mi dispiacerebbe molto se l'arredo di qualità finisse per essere solo il prodotto per una élite di benestanti colti (se va bene) o di facoltosi ignoranti (se va male), quando originariamente esistevano solo arredi ben fatti, e quelli cosiddetti "poveri" erano esclusivamente quelli di fattura più grezza, ovvero delle famiglie contadine, non quelli con lo schienale di masonite inchiodato a una struttura di abete.

Sono convinto che tuttora si possano fare dei mobili ben fatti, e che si possa riscoprire in modo più ampio il valore delle lavorazioni artigianali, soprattutto laddove la tradizione sia rivisitata con fantasia.

L'acquisto di mobili economici non deve escludere la possibilità di inserire nell'arredo della casa anche pezzi artigianali, creativi e di qualità, ovvero di cose belle che si possono tramandare e che possono lasciare una traccia negli affetti umani.

Con una falegnameria si può fare "quel che si vuole".

E' possibile ampliare il proprio orizzonte oltre i limiti delle offerte da catalogo, che inevitabilmente spesso (non sempre) finiscono per assomigliarsi. Sarebbe un errore rivolgersi ad una falegnameria solo per rifare un mobile visto a catalogo o su qualche rivista. Ci si può ispirare a dei modelli, ma con una falegnameria si ha la possibilità di creare qualche cosa di diverso e di personale.

Alcuni esempi:

Diversi anni fa mi è capitato per un lavoro di proporre oltre alla ristrutturazione edile i mobili per l'arredo del soggiorno. Dato che sull'immobile si stava facendo un certo investimento, chiesi al cliente se era disposto a rifare l'arredo, dal momento che quello preesistente in ciliegio tinto rosso con strutture tamburate risultava fuori registro nel contesto di trasformazione. Il committente non aveva mai acquistato un mobile realizzato a disegno e si era sempre rivolto ad arredatori-rivenditori, ma aderì con entusiasmo alla proposta.

Quando si trattò di decidere in merito al legno di rivestimento da usare, fu molto apprezzato che si potesse scegliere con molta più libertà e ampiezza rispetto al prodotto industriale che ha sempre un ventaglio limitato di finiture che seguono il gusto del momento.

Avendo l'intenzione di realizzare dei mobili in legno chiaro con inserti più scuri, furono selezionati dei campioni con abbinamento acero-mogano e betulla-ciliegio. Si valutò che l'acero naturale tende a ingiallire, mentre la betulla nell'invecchiamento si arricchiva di sfumature rosa. Si valutò la regolarità della venatura dell'uno e l'irregolarità dell'altra, e alla fine il committente fu conquistato dall'idea di avere una vena “anarchica”.

Quando il mobile grezzo fu premontato in falegnameria invitai il committente a vederlo e fu molto contento, cosa che accade non di rado quando si ha la possibilità di apprezzare la sostanza e la qualità del lavoro.

Recentemente invece ho avuto a che fare con una giovane donna che ha "girato il mondo" e che voleva inserire nella proprio appartamento alcune suggestioni delle immagini viste nei viaggi.

Abbiamo recuperato un portale d'epoca per fare il guardaroba nell'ingresso, disegnato delle boiserie fantasiose con inserti e abbinamenti di essenze diverse, creato delle cornici arabeggianti per un portale a tema moresco da realizzare in vetro sabbiato per la cabina armadio, disegnato una cucina in legno naturale con ante dogate piallate a mano e ante a telaio con inserti di carta marmorizzate di Venezia, realizzato delle porte a disegno con cornici e chiambrane originali, ecc.

Nello sperimentare soluzioni originali capita anche di fare degli incontri curiosi:

Avevo bisogno per la cucina di alcuni campioni di carta marmorizzata. Così grazie al web ho trovato degli indirizzi cui scrivere. Mi ha cortesemente risposto un signore di Venezia che lavora con molta passione e che ha una produzione molto originale di carte marmorizzate. Nel giro di qualche giorno mi ha mandato diversi campioni che sono andati ben oltre le mie aspettative. Ho ricevuto delle carte dove sembra di vedere il gioco dei riflessi dell'acqua sul fondo sabbioso. Altre sembrano di seta.